Parmesan, limitiamo la distribuzione

Parmesan, limitiamo la distribuzione

La distribuzione del falso Parmigiano deve essere limitata

Il Parmesan non è il vero Parmigiano Reggiano! Il nostro prodotto è tra i formaggi più imitati d'Italia, purtroppo negli Stati Uniti i consumatori non sono in grado di capire le differenze tra l'originale e l'imitazione. Lo dice anche Riccardo Deserti, direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano:

Abbiamo mostrato agli intervistati due confezioni di "parmesan" made in Usa di cui una senza richiami all'Italia e l'altra caratterizzata da evidenti richiami al Tricolore. Già nel primo caso il 38% dei consumatori ha indicato il prodotto come formaggio di provenienza italiana, ma la situazione è apparsa ancora più grave di fronte alla confezione caratterizzata da elementi di "italian sounding" (ad esempio la bandiera tricolore o monumenti e opere d'arte italiane): in tal caso, infatti, il 67% degli acquirenti americani è convinto di trovarsi di fronte ad autentico prodotto italiano.

Il fenomeno del falso Parmigiano non è destinato a diminuire, anzi. Al momento, in termini di fatturato, la produzione di Parmesan ha superato quella del nostro Parmigiano. Con i ai dazi proposti da Trump si prospettano anni molto difficili per il made in Italy.

Cosa fare? Occorrono politiche concrete nel tutelare il nostro Parmigiano. L'obbiettivo è realizzare strumenti per il consumatore finale che permettano di scegliere consapevolmente di acquistare un prodotto con un'indicazione di provenienza certa.